Le cronache di Monsù Poss

Vittorio Pozzo non fu solamente l'uomo che, alla guida della nazionale azzurra per moltissimi anni, conseguì i migliori risultati della nostra storia calcistica; fu anche un attento e costante osservatore del football (italiano ed internazionale) e, sino ai tardi 1960s, dettò per le pagine de La Stampa resoconti di avvenimenti e partite. Non era un grande scrittore, va da sé. Ma il suo caso è eccezionale: un grande uomo di calcio, responsabile di una delle rappresentative più importanti del mondo (e che tale diventò proprio sotto la sua guida), che quotidianamente o quasi racconta per i lettori le storie che si susseguono sui campi di gioco, senza eccessi immaginifici, con attenzione alle tattiche, agli uomini, all'ambiente.

La figura di Pozzo (anzi, di Monsù Poss, come spesso viene evocato da Brera) è stata a lungo, nel dopoguerra, controversa. Considerato uomo di regime, è stato poi parzialmente riabilitato. Parzialmente: non abbastanza, a nostro parere. E' perciò che, nonostante siano tutti disponibili e consultabili nell'archivio digitale del quotidiano torinese, decidiamo di offrire su Eupallog una rassegna di cronache dettate da Monsù. Sia considerato semplicemente come contributo alla memoria di un grande cultore e appassionato del gioco più bello del mondo.


L'ultima coppa del mondo di Monsù: Inghilterra, 1966